Programma sociale 2014
Significato di comunità,cooperazione, ed assistenza reciproca
Un Paese come l’Italia, culla della civiltà, non può dimenticarsi del significato di Comunità e delle sue fondamentali caratteristiche di cooperazione ed assistenza reciproca.
Abbiamo il dovere, come Comunità, di affrontare e proporre soluzioni per le numerose problematiche che pressano le categorie più vulnerabili: i bambini, i diversamente abili, i giovani, le donne, gli anziani, i disoccupati.
Sono tutti temi affrontati, bene che vada, in emergenza.
Uno Stato come l’Italia, settima potenza industrializzata al mondo, ha il dovere di predisporre condizioni che garantiscano pari diritti di dignità di vita ai propri cittadini: in un Paese civile questa deve essere la priorità.
Obiettivi misurabili: far crescere i bambini in ambienti sani, consentire al singolo cittadino di vivere dignitosamente, aiutare gli anziani a partecipare alla vita sociale in condizioni adeguate, abbattere le barriere - fisiche e mentali - che limitano di vivere la normalità.
Risolvere difficoltà:creare condizioni e strutture, vicino agli ospedali specializzati, per aiutare le famiglie che hanno i loro cari degenti in situazioni difficili cosicché possano stare vicino ai loro congiunti senza dover affrontare spese inaccettabili; creare condizioni e strutture per genitori in difficoltà economiche.
Le risorse da investire, pur nella semplicità degli interventi, potrebbero essere significative, ma tutto è sempre possibile attraverso il lavoro e la partecipazione della comunità ed ora è forse giunto il momento di mandare a casa chi a tutto questo non ha dato risposte e ri-costruire il nostro Governo su una nuova base condivisa, dando la possibilità a tutti noi di riemergere, orgogliosi di appartenere al nostro Paese.
Movimento Italiano Disabili è tutto questo, i nostri obiettivi sono possibili, sostenerli è un dovere di ciascuno ed una garanzia di serietà di pensiero e coerenza d’azione.
Salute
Il nostro progetto è di assicurare cure sanitarie adeguate per chi ne ha bisogno e formazione ed assistenza efficienti per la prevenzione di tutti.
Intervenire sulle numerose patologie note, che stanno interessando fasce di popolazione sempre maggiori, non è solo importante per il risparmio economico del Paese ma è la condizione affinché ciascuno di noi possa fruire per il maggior tempo possibile di una vita abile, autonoma e serena.
Essere attenti quindi, a fornire un adeguata assistenza sanitaria con un’attenzione particolare nella prevenzione, oltre che nella cura. E’ un circolo virtuoso in cui crediamo : risparmiare in farmaci per investire in formazione.
Disabilità
I diversamente abili sono una “categoria vulnerabile” con una caratteristica specifica che non possiamo dimenticare: la loro difficoltà non è quasi mai transitoria.
E’ indispensabile costituire un Dipartimento Unico della Disabilità che raccordi al suo interno tutte quelle pratiche che fanno capo al tema dell’invalidità civile e della diversa abilità.
Il dipartimento deve essere condotto da persone idonee e con la partecipazione di persone disabili, che quotidianamente vivono in una situazione di disagio. Oggi sono troppi gli Enti preposti : ASL, INPS, Servizio di Medicina Legale, Ministero della Salute, Ministero del Tesoro, Ministero del Lavoro. La costituzione del suddetto Dipartimento consentirebbe una enorme semplificazione di tutte le pratiche amministrative e un contatto più stretto con gli utenti e istituzioni. Il Dipartimento si occuperebbe di:
1) Un costante adeguamento delle pensioni di invalidità e sociali;
2) L’Agevolazione dell’ erogazione dei finanziamenti finalizzati alla realizzazione di alloggi per i disabili.
3) L’ Attuazione della legge 68/99 che prevede il diritto al lavoro per i disabili, con assunzioni nel pubblico e nel privato su tutto il territorio nazionale.
4) Un percorso agevolato per il pensionamento dei disabili
Famiglia
Il Movimento Italiano Disabili si batte per la tutela della famiglia in ogni situazione che possa limitarne lo sviluppo e soprattutto la crescita dei figli.
La famiglia è la prima cellula di una società in cui sin dall’infanzia si forma la personalità degli individui.
Il Movimento Italiano Disabili si schiera a favore della bi genitorialità; paternità e maternità devono essere sempre poste sullo stesso piano, non è ammissibile che ancora possano esistere discriminazioni di qualunque tipo o disparità tra madri e padri. L’affido dei minori a seguito di separazioni e/o divorzi deve essere tutelato da leggi reali e ben precise, senza ombre di dubbi o facoltà interpretative. In particolare la legislazione relativa all’affido condiviso deve essere riscritta per poter dare uno strumento esatto in mano agli organi competenti.
La legge 54/2006 tutt’ora in fase di sperimentazione e mai completamente e correttamente utilizzata va annullata e completamente riscritta per la tutela dei figli in primis.
Affido condiviso un diritto dei figli non dei genitori. Revisione criticità legge sulla Procreazione Medicalmente Assistita; è necessaria una riscrittura della legge sulla base dei principali modelli europei, per limitare il fenomeno del “turismo sanitario” dovuto a trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistita che nel nostro paese non sono realizzabili per i troppi vincoli dettati dalla legislazione attualmente in atto. Le limitazioni della legge italiana spingono i nostri connazionali a cercare oltre frontiera una soluzione al proprio problema. Dall’approvazione della legge 40 sulla fecondazione assistita, nel febbraio 2004, sono quadruplicati i viaggi all’estero delle coppie italiane non fertili e in cerca di un bambino fosse pure in provetta perché il desiderio di un figlio è globale e chi lo vuole soddisfare non si ferma ai confini nazionali. La procreazione assistita in Italia coinvolge oltre 20 mila coppie l’anno. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. La legge non può porre limiti alla volontà di una coppia di mettere al mondo figli, limitandone le possibilità, e creare una famiglia.
Formazione e lavoro
Una città che vuole restare competitiva non può permettersi di attendere e sperare nella moltitudine di imprenditori che quotidianamente mette il proprio ingegno e la propria creatività al servizio del paese, bloccato da una classe politica vecchia e con altri interessi. Dobbiamo formare i giovani e investire su di loro, catalizzare interessi nel nostro paese da parte di altri giovani che verranno inseriti nel mondo del lavoro dandoci quella linfa vitale che serve ad un paese come il nostro e garantendo loro un futuro più sicuro. Gli investimenti in percentuale, per la ricerca, nel nostro paese sono agli ultimi posti nel mondo. Senza ricerca un paese industrializzato non può competere, non possiamo continuare ad assistere alla continua fuga dei nostri giovani talenti verso altre nazioni dove invece sono valorizzati dando loro l'opportunità di emergere. Le coperture finanziarie si possono trovare in vari settori a partire da una chiusura totale di tutte quelle strutture inutili costose come caserme, uffici fantasma e diminuire drasticamente le spese militari. Sicuramente si raddoppierebbe la percentuale di investimento e si creerebbe occupazione....
Scuola e Formazione
Il diritto allo studio deve essere un punto di forza di uno Stato civile. Bisogna essere consapevoli che la cultura non deve essere un privilegio per pochi, ma un bene comune per tutti, così facendo raggiungeremmo quegli obiettivi di una società più giusta; dovremmo aumentare gli spazi di aggregazione, aiutare i giovani ad uscire ed avvicinarsi allo sport in modo pulito. Dobbiamo consegnare loro delle strutture adeguate con verifiche semestrali sullo stato sicurezza, dobbiamo sostenere le famiglie in difficoltà con assegnazione dei libri scolastici gratuiti ove necessario. Dobbiamo dare la possibilità di poter detrarre dal reddito le spese di rette, mense e libri scolastici, aumentare le borse di studio per aiutare chi realmente ha possibilità di emergere ma non ha le forze finanziarie adeguate.
Inserire nei programmi scolastici, a partire dalle scuole medie, materie come la tecnica bancaria e la finanza globale utile alla conoscenza dei sistemi bancari, dei prodotti finanziari ed assicurativi (non possiamo permetterci di avere un popolo che affida le proprie ricchezze alle banche ed enti finanziari senza conoscere minimamente il destino dei propri soldi).
Cultura
La civiltà di un Paese si misura sulla sua cultura e promuovere la diffusione della conoscenza, del pensiero, dell’ arte, della musica, dell’ architettura, della poesia, della letteratura… significa investire in un futuro di crescita della nostra comunità.
La nostra cultura è oggi associata sempre più al turismo, una fonte primaria per il nostro paese e su cui bisogna puntare per avere consistenti ritorni economici.
L’Italia detiene, come detto molte volte, l’80 % del patrimonio artistico mondiale; una valorizzazione dell’ambiente e dei siti archeologici catalizzerebbe turismo da tutto il mondo con conseguenze occupazionali a cascata in tutti i settori. Impegnarsi per salvaguardare il nostro Paese è un dovere e attirando turismo, oltre che salvaguardare ed esportare nel mondo la nostra cultura, potremmo garantire alle generazioni future, con i proventi che ne derivano, la conservazione del nostro enorme patrimonio artistico.
Economia
Il Movimento Italiano Disabili ha chiari alcuni progetti di immediata applicazione:
1. eliminare lo stillicidio di tasse che durante tutto l’anno assilla il contribuente. Tre scaglioni di imposte sui redditi, con i pagamenti in un unico periodo dell’anno, senza acconti sui redditi dell’anno precedente, come avviene oggi.
2. emissione di titoli di Stato per fronteggiare la carenza di liquidità ed eliminare il versamento dell’acconto su ipotetici redditi futuri che sottraggono liquidità alle aziende già in difficoltà.
3. Obbligo dello Stato di pagare in tempi brevi, come da direttiva europea.
4. Diminuzione degli interessi da parte di Equitalia, vista anche la gravità della situazione economica nazionale. Possibilità di un “saldo a stralcio” in caso di soluzione anticipata, ovvero un concordato con il solo pagamento dell’imposta principale senza sanzioni e interessi.
5. Introduzione dell’istituto della conciliazione obbligatoria per dirimere le controversie con l’Agenzia delle Entrate.
6. Possibilità di detrarre direttamente dal reddito alcune spese per il mantenimento della famiglia, quali asili nido, rette scolastiche, libri, colf e badanti, latte per neonati e pannolini con particolare riguardo ai nuclei con le mamme lavoratrici in modo da avere una busta paga più alta ogni fine mese.
7. Aumentare significativamente le imposte sulle speculazioni finanziarie ed alleggerire, altrettanto significativamente, le imposte sui redditi dell’industria e dell’artigianato e professioni.
8. Obbligare le Banche a definire criteri certi sulle garanzie da richiedere alle imprese affinché possa essere trasferito al credito il fiume di denaro che l’Europa ha elargito fino ad ora per l’economia alle Banche.
9. Maggior controllo per tutte quelle attività che utilizzano mano d’opera in nero.
Un punto a parte merita il rivedere tutte le agevolazioni che lo Stato ha creato per quelle piccole imprese straniere che non creano ricchezza al nostro Paese ma che ne assorbono la conoscenza. Eliminare ciò che crea concorrenza sleale, impoverendo le nostre attività e la nostra economia .
Tagli alla spesa pubblica partendo da quelli già da sempre noti: abolizioni degli enti inutili, l'UPI (Unione delle province) ha quantificato in 7 miliardi di euro il costo del mantenimento in vita degli enti inutili catalogati dal Ministero dello sviluppo economico, di cui 2,5 miliardi di euro solo per i compensi ai vari consigli di amministrazione.
Investimenti per l’Innovazione Tecnologica e Sviluppo Infrastrutture Informatiche - ICT
Il progresso e la tecnologia costituiscono uno dei fattori strategici abilitanti la crescita di un paese e la qualità ed efficienza dei servizi offerti ai cittadini. Una gestione sistemica e strutturata di un apparato complesso quale il sistema Stato non può prescindere da un’evoluta infrastruttura Informatica ICT fortemente integrata e capillarmente distribuita sul territorio nazionale che garantisca un’efficiente gestione sia dei processi interni sia dei servizi al cittadino, con conseguente ed evidente ottimizzazione dei costi e abbattimenti degli sprechi di danaro pubblico dovuti ad una impossibilità di visione, monitoraggio e controllo centralizzato.
Il nostro impegno è quello di una forte focalizzazione sulla tematica dell’innovazione tecnologica e Infrastrutture Informatiche e intendiamo definire e attuare importanti e concreti piani di investimenti nazionali che consentano veramente all’Italia di raggiungere livelli di eccellenza nei servizi al Cittadino e nell’integrazione Stato/Cittadino.
Far crescere sia le imprese che le professionalità coinvolte nel settore ICT è un investimento : ottimizzazione dei processi ed automazione dei servizi sono binomio di efficienza ed economicità.
Abbiamo risorse umane e competenze considerate a livello internazionale patrimonio di eccellenza non riconoscerle e valorizzarle, oltre ad essere uno spreco, è una sciocchezza nell’immediato ed un danno significativo per il nostro futuro.
Rilancio dell’economia e creazione di nuovi posti di lavoro: un quinquennio di imposta agevolata sugli utili eccedenti a quelli prodotti l’anno precedente dalle imprese e professionisti, con un imposta secca del 18% da applicare solo a questa fascia di reddito, esenzione dell’imposta per un triennio ai contribuenti minimi.
Riduzione del 30% ai stipendi dei super dirigenti statali, magistrati e politici.
Collegamento degli aumenti degli stipendi dei magistrati e politici ai pensionati disabili.
Sicurezza
Sappiamo tutti ormai che l’apertura delle frontiere e la possibilità di viaggiare senza alcun controllo in Europa, ha introdotto non solo persone in cerca di lavoro, ma anche la criminalità. Su questo punto siamo tutti d’accordo: il nostro Paese vive l’esposizione ad un continuo delinquere , sovente si vive nel terrore di uscire o far uscire i nostri figli la sera, viviamo barricati in casa, gli anziani sono troppo spesso alla mercé di bande criminali e queste attività criminose rimangono troppe volte impunite.
E’ una situazione che necessità di attenzione e priorità.
Istituire una politica di rigore nei casi gravi, dare più mezzi agli organi di polizia, rimpatriare chi delinque facendogli scontare la pena nei propri penitenziari. Bloccare i patrimoni e i c/c a tutte quelle persone condannate per atti gravi. Un esempio ed un paradosso: in Italia un mafioso ha più probabilità di accesso ad un’apertura di conto corrente bancario che una persona fisica dichiarata fallita o, ancora peggio, in fase di istruttoria preconcorsuale (ossia ancor prima dell’accertamento di insolvibilità).
Made in Italy
La globalizzazione ha creato sicuramente delle nuove opportunità, ma la politica attuale, vecchia e obsoleta, ha permesso di distruggere parte del nostro patrimonio industriale, artigianale e culturale. L’Italia ha la forza necessaria per combattere e difendere tutto ciò, ed è questo il punto per il quale Movimento Progetto Italia lotta: per difendere la nostra Nazione da attacchi indiscriminati al nostro patrimonio da parte di grosse imprese estere, multinazionali, speculatori senza scrupoli che stanno facendo man bassa di tutte quelle aziende italiane in difficoltà (in molti casi ci sono già riusciti) portandoci via da sotto il naso, anche con metodi poco chiari, la spina dorsale della nostra economia, e questo grazie a personaggi che siedono al governo da troppi anni, curando i propri interessi e dimenticando che un giorno potremmo essere una colonia di altri paesi. Movimento Progetto Italia vuole bloccare questo sistema e invertire la tendenza. Il made in Italy è copiato in tutto il mondo e noi dobbiamo tutelarlo rafforzando i controlli con pene serie per il mercato del falso, adottare in casi specifici il dazio per tutte quelle nazioni che non si attengono a regole precise che potrebbero destabilizzare il nostro mercato. Dobbiamo dire basta alle continue aggressioni del nostro mercato e dobbiamo proteggere i nostri prodotti. Tutelare noi e i nostri concittadini è la nostra priorità.
Piano energetico
Un discorso delicato è quello dell’energia, l’Italia oggi dipende per l’80% da forme di energia, come il petrolio e il gas, che acquista da altri paesi, con la preoccupazione perenne che gli stessi alzino i prezzi per affossarci, rischio molto probabile, inoltre rimane il discorso dello sbilancio commerciale che pesa sulle nostre tasche come un macigno. Una politica corretta sul territorio potrebbe portare la nostra nazione, nel giro di 10/20 anni a diminuire il fabbisogno di tali energie del 50%. Un risparmio consistente che si potrebbe reinvestire nel nostro territorio creando anche posti di lavoro. L’Italia non vuole il nucleare e noi di Progetto Italia ne condividiamo la scelta. La morfologia del nostro territorio non permette pale eoliche viste le dimensioni e il rumore assordante. La tecnologia sta facendo passi da gigante con il sistema di pannelli solari e con un corretto sistema costruttivo a prezzi contenuti si ridurrebbe la richiesta di energia. Il sole in Italia non manca, anzi, è l’unica fonte che non paghiamo!! Ecco perché la ricerca va di pari passo con l’industria, un’opportunità da non lasciarci sfuggire.
Politica
È inutile dirlo, lo sanno tutti che siamo il paese con il più alto numero tra deputati e senatori. Manteniamo una schiera di persone, che considerando come ci governa, non ci merita. Facciamo un paragone facile, in America ci sono circa 260 milioni di abitanti e sono governati da 650 eletti, noi in Italia siamo 60 milioni e abbiamo 1000 eletti, quindi è indubbio che si debba ridurne il numero, con conseguente risparmio di soldi pubblici. I politici che si fanno eleggere non devono avere la possibilità di cambiare partito fino a fine legislatura e quindi rivedere l’articolo 67. Si devono ridurre tutte quelle agevolazioni che non sono inerenti all’attività politica. È obbligatorio avere la fedina penale integra. Si deve rivedere la legge per il finanziamento ai partiti. Se iniziassimo ad attuare questi punti guida, probabilmente si ridarebbe credibilità alle istituzioni con conseguente ritorno alle urne di quell’enorme percentuale (si parla di un 40%) di cittadini demotivati e che invece ha il diritto e il dovere di esprimere la propria opinione garantendo una maggiore democrazia-
Presidente del Movimento Italiano Disabili : Francesco Ferrara